Non si può pensare di poter scrivere libri senza avere un buon bagaglio lessicale: una vera e propria valigia mentale da aprire al momento giusto sfoderando le migliori parole per il momento che si sta vivendo (o il libro che si sta scrivendo).
Bisogna tener conto che un lettore ama avere la sensazione di navigare nelle acque scorrevoli dei capitoli di un libro senza dover rileggere una frase più volte per capirne il senso o leggerla troppo in fretta perché scritta in modo elementare.
Un periodo scritto male, è come una macchia di petrolio su un quadro d’autore. Scrivere è un’arte e, come tale, ha bisogno di uno stile ben preciso. Se un dipinto delizia l’occhio, la scrittura deve deliziare l’intelletto del lettore connettendosi direttamente con la sua emotività per portarla in un luogo diverso da quello in cui si trova.
Come fare per aumentare il proprio bagaglio lessicale imparando a formulare frasi scorrevoli e prelibate al tempo stesso?
Sicuramente tutti l’avranno sentito dire almeno una volta: “per essere un bravo scrittore, devi essere un bravo lettore” e non c’è nulla di più vero! Così come un musicista deve passare del tempo ad ascoltare buona musica, un aspirante autore può fare lo stesso spaziando nei generi letterari e aumentando più che può la sua cultura in merito.
Il suggerimento principale però, è sempre quello di affiancare alle proprie letture un quaderno di appunti. Ogni volta che si incontra una parola nuova o particolarmente bella, si può prendere nota per fissarla nella mente e cercare di usarla al più presto in una frase (scritta o pronunciata) per imprimerla per sempre nel proprio lessico.
Sebbene viviamo nell’era digitale, sarebbe importante per ogni autore o aspirante tale, possedere un dizionario da sfogliare di tanto in tanto per fare una bella scorpacciata di termini nuovi.
Ogni scrittore dovrebbe immaginare vocabolo come una preziosa moneta d’oro. Più ne colleziona e meglio potrà costruire la sua elegante e costosa… bottega di parole!
Fiorella Pecorale