Ho scritto questo libro perché credo che questa generazione abbia smesso di sperare, e per me la speranza è il motore della vita. Il mio desiderio più grande è riuscire a trasmettere speranza là dove non ce n’é nemmeno un briciolo. Credo che questa generazione abbia smesso di sognare dal momento in cui ha perso di vista la speranza.
Amo ascoltare e passare ore guardando negli occhi i ragazzi, perché molti hanno solo bisogno di questo, che qualcuno li guardi negli occhi e dica loro “Io ci credo!”
Il mondo è pieno di super-qualcosa, io voglio arrivare a chi pensa che di super non ha niente e farli ricredere. Perché per me i supereroi non sono quelli che hanno raggiunto un traguardo, ma quelli che non ci sono mai arrivati, hanno mollato e poi con la speranza hanno riavuto la forza di ricrederci e tornare a correre.
Mi chiamo Son, e sono perdutamente innamorato di coloro che non avevano niente e oggi hanno qualcosa, perché hanno creduto che l’amore poteva salvarli, raggiungendo non quello che si erano prefissati, ma cose che nemmeno immaginavano. Io ero e sono uno di quelli. Uno di voi!
Io sono stato salvato. Puoi esserlo anche tu.
TRATTO DEL LIBRO ROMANZO "Mi chiamo SON"